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Bari, Valeriana e Cesare accolgono una famiglia di ucraini: “Hanno bisogno di noi”

Pubblicato da: Adalisa Mei | Mer, 16 Marzo 2022 - 13:00

Valeriana Roffo e Cesare Delle Foglie sono i protagonisti di una storia di solidarietà. Marito e moglie, due bambini (di due e quattro anni) e uno in arrivo, un gatto e un cane hanno deciso di allargare la loro famiglia per “accogliere chi al momento ha bisogno di noi”. Hanno scelto di ospitare nella loro casa già ‘affollata’ una nonna, una mamma, una figlia e un gatto che sono scappati dalla guerra in Ucraina. “Solo la nonna conosce qualche accenno di italiano”, racconta a Borderline24 Valeriana. Dal suo tono di voce si percepisce tutto l’amore che ci mette per riuscire ad aiutare chi è meno fortunato di lei. “Anche se non è cosi facile, noi ci mettiamo tutto l’amore che possiamo, spiega Valeriana. – Abbiamo dato loro la stanza dei nostri figli. I nostri due bambini dormono con noi nel lettone. Ma è tutto molto bello. E’ una esperienza che fa tanto bene anche a noi”.

Il marito è stato il primo protagonista di questa bella storia. E’ partito qualche giorno fa verso l’Ucraina con altre 8 persone con un pullman e un minivan per portare medicinali e attrezzature richieste dal Ministero della Sanità ucraino. Valeriana e Cesare hanno infatti partecipato ad una raccolta online attraverso una rete di solidarietà creata da altri due cittadini baresi. A Chelm, al confine con la Polonia, hanno scaricato tutti i medicinali e i beni di prima necessità raccolti. “La gara di solidarietà è stata formidabile”, racconta Valeriana.

Cesare e i suoi amici sono riusciti a caricare 44 persone in fuga, tutte mamme con figli. “Alcune avevano già contatti in Italia e quindi una casa dove alloggiare. Quattro famiglie invece sono rimaste sole. E pur di non saperli in mezzo ad una strada, ad una famiglia abbiamo offerto la stanza dei nostri figli” – spiega ancora . E’ molto commovente ascoltare i loro racconti, di ciò che hanno vissuto di persona e soprattutto come vivono ogni giorno le notizie che arrivano dalla loro città. Non so come aiutarli ancora, vorrei offrire loro un supporto psicologico. Nel futuro vorrebbero la loro indipendenza. Hanno delle disponibilità economiche e forse vorrebbero trovare una casa in affitto. Per ora dico a queste donne di avere pazienza. Sono persone splendide – conclude – e ieri hanno fatto dei regali ai nostri figli”.

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