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Bari, all’Auditorium Nino Rota in scena: “Topo dopo Topo, il pifferaio di Hamelin”

Pubblicato da: redazione | Gio, 19 Gennaio 2023 - 11:01

Domani, venerdì 20 gennaio, alle ore 20, nell’Auditorium Nino Rota a Bari, si terrà la prima tappa della nuova produzione dell’Orchestra sinfonica della Città metropolitana di Bari dal titolo “Topo dopo Topo, il pifferaio di Hamelin” con testi e versi tratti da “Topo dopo topo” dello scrittore Bruno Tognolini, musiche di Salvatore Sica e la regia di Maurizio Pellegrini. (Biglietto unico € 5,00 e € 1,00 per studenti di ogni ordine e grado). Si tratta della prima esecuzione assoluta di un progetto commissionato dalla ICO di Bari e dedicato alle scuole elementari e medie del territorio.

I prossimi spettacoli, infatti, aperti esclusivamente alle scolaresche, si terranno il 21 gennaio, alle ore 18.00, nel Teatro Lembo di Canosa di Puglia, il 30 gennaio, il 27 febbraio e il 6 marzo, alle ore 10.30, nel Teatro Traetta di Bitonto, il 6 febbraio e il 18 marzo, alle ore 10.30, nel Teatro Piccinni di Bari.   Il pifferaio di HamelinDer Rattenfänger von Hameln, L’accalappiatore di ratti di Hameln è il soggetto di una leggenda tedesca ambientata nella città di Hamelin, nella Bassa Sassonia.

La fiaba narra di un suonatore di piffero che, su richiesta del borgomastro, allontanò da Hamelin i ratti al suono del suo strumento. Il Pifferaio si fermò in mezzo alla corrente di un fiume a suonare; i topi per un po’ nuotarono, ma, poi, non potendo allontanarsi, finirono tutti per annegare. La gente di Hamelin, ormai liberata dai ratti, decise però incautamente di non pagare il Pifferaio. L’uomo, allora, si vendicò irretendo i bambini del borgo al suono del piffero e portandoli via con sé per sempre.  Gli storici riportano che ad Hamelin, nel lontano 26 giugno del 1284, centotrenta bambini della città scomparvero e non fecero mai più ritorno. Gli scrittori continuarono nei secoli a narrare quell’accadimento, creando storie e leggende diverse.  Bruno Tognolini racconta la storia de Il Pifferaio di Hameln in prosa e in rima, fedele per un tratto al racconto ma, poi, la sua narrazione si distacca e imbocca un altro finale a sorpresa.

 Il concerto introdotto da Bruno Tognolini e diretto dal maestro Giuseppe La Malfa su musiche di Salvatore Sica vedrà sul palco la partecipazione di diversi interpreti che si alterneranno nel corso delle diverse tappe dello spettacolo: Stefano Colucci e Nico Franchini (Il Pifferaio, Tenore), Anna Cimmarrusti e Donatella De Luca (Greta, Soprano), Gianpiero Delle Grazie e Carlo Sgura (Il Borgomastro, Baritono), Serena Adriana Ramunni (Corinne, Voce ), Antonietta Cozzoli (Voce recitante) con la partecipazione del Coro di voci bianche Vox Juvenes diretto dal maestro Emanuela Aymone.

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