Acqua nel bus. È accaduto qualche giorno fa, sulla linea 13. A denunciarlo un cittadino che ha voluto condividere sui social il proprio rammarico evidenziando la problematica relativa alla perdita di acqua del condizionatore. Non si tratta di un caso isolato, in tanti hanno denunciato lo stesso problema riscontrato sempre sulla stessa linea. “Biglietto pagato come per ogni corsa e queste le condizioni. Qui si pensa solo alle chiacchiere” – evidenzia il cittadino rivolgendo il proprio appello sia all’Amtab, sia al sindaco Antonio Decaro.
Alle sue parole hanno fatto eco quelle di tanti altri che oltre a raccontare di essere stati testimoni di episodi simili, hanno voluto raccontare le proprie esperienze sul bus. “Vi racconto la mia storia che ha dell’assurdo. Per recarmi a lavoro in stazione, utilizzo il mezzo pubblico e precisamente la linea 3 – scrive un cittadino – concordo che i mezzi sono fatiscenti: sedili sporchi, perdita di acqua dal tetto, tubi scoperti vicino i finestrini, pulsanti di fermata mancanti e chi più ne ha più ne metta. Ci sono delle corse che la maggior parte dei giorni (quasi tutti), ad orari prestabiliti (forse coincidenze), non vengono effettuate o spariscono magicamente dal tracciamento dell’app BariSmart, essendo i bus adesso muniti di GPS/tracciamento. Mi sono recato al box che è in centrale per far presente questa situazione, del disservizio ripetitivo e nello scambio di vedute con un addetto presente all’interno, mostrandogli la Muvt card dell’abbonamento annuale, questo mi dice: ‘Ma lei cosa pretende dal servizio? Ha pagato 20 euro per un abbonamento annuale e protesta pure?’ Io li per li gli rispondo: ‘Guardi avrò pagato l’abbonamento annuale a 20 euro, ma l’azienda è stata integrata con i fondi per la differenza di 230 euro. Vuol dire che chi paga 20 euro è un utente di serie B, mentre chi paga un abbonamento mensile o annuale pieno è di serie A?. Poi si lamentano quando qualcuno reagisce alla barese” – conclude.
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