Nel Sud Italia, Bari è tra le città che mostrano segnali di miglioramento nel servizio di mense scolastiche. È quanto emerso dal 9° Rating dei menu scolastici di Foodinsider. Accanto a Brindisi e soprattutto Siracusa — che ha registrato un notevole incremento di 57 punti rispetto all’anno scorso — Bari si distingue per l’impegno nel rendere il servizio di refezione più sano e sostenibile.
La classifica, dominata dal Comune di Sesto Fiorentino in Toscana, vede Parma e Fano al secondo posto ex equo, mentre Cremona primeggia per la qualità gastronomica. “In testa alla classifica c’è il menu che meglio interpreta l’alimentazione come strumento di salute e promozione del territorio”, ha dichiarato Claudia Paltrinieri, presidente di Foodinsider, elogiando l’uso di prodotti locali e sostenibili come l’olio d’oliva dei frantoi locali, la trota della Lunigiana e la pasta fresca del Mugello. A Sesto Fiorentino, il 73% degli ingredienti proviene da filiera corta, e non sono utilizzati né plastica né cibi processati.
Nel complesso, il Nord si conferma l’area con il maggior numero di mense di alta qualità: il 37% dei Comuni raggiunge la fascia di eccellenza, contro il 28% del Centro e l’11% del Sud. Tuttavia, il Report evidenzia come il Mezzogiorno sia penalizzato dal numero limitato di mense scolastiche e dalla scarsa diffusione del tempo pieno, che limita la tradizione del servizio mensa. L’indagine Foodinsider rivela anche che, sebbene il 44% delle mense abbia migliorato la qualità dei pasti serviti ai bambini, è peggiorato il loro atteggiamento verso il cibo, con metà dei pasti spesso destinati alla spazzatura. Un fenomeno che riguarda anche Bari, dove è auspicato un maggior impegno nelle attività di educazione alimentare e nelle cucine interne delle scuole, che facilitano il consumo dei pasti.
A livello regionale, Lombardia e Marche sono le aree con la più alta percentuale di mense di qualità, con città come Cremona, Bergamo, Monza, Fano e Macerata ai vertici. In Centro e Sud Italia, Frosinone, Siracusa e Rieti hanno registrato i maggiori miglioramenti rispetto all’anno precedente. Il Report punta l’attenzione anche sulla qualità del pane servito nelle mense: sebbene in alcune realtà siano ancora presenti panini confezionati con farine raffinate, emergono esempi virtuosi di Comuni che offrono varietà integrali e grani antichi, valorizzando le filiere locali.
Infine, il Report sottolinea alcune buone pratiche per una mensa più sostenibile, come i progetti europei Horizon e le iniziative delle agenzie regionali per lo sviluppo dell’agricoltura. A Roma, il Consiglio del Cibo ha persino proposto un pasto completamente vegetale al mese per ridurre le emissioni, un’idea che potrebbe essere adottata anche da altri Comuni per promuovere la sostenibilità alimentare.