Semplificare e velocizzare i rimborsi per le spese sostenute dalle famiglie di bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico: è questo l’obiettivo dell’emendamento approvato dal Consiglio regionale pugliese alla legge sull’autismo, su proposta dell’assessore alla Sanità Raffaele Piemontese.
La modifica normativa punta a rimuovere gli ostacoli burocratici che finora hanno reso difficile l’accesso ai contributi previsti, nonostante lo stanziamento in bilancio di 4 milioni di euro. “Era doveroso intervenire – ha dichiarato Piemontese – per garantire piena attuazione a una misura importante, frenata da cavilli tecnici che spesso scoraggiavano le famiglie”.
Nel concreto, il problema riguardava il rigetto da parte delle ASL di numerose domande di rimborso, a causa del mancato riconoscimento di alcune figure professionali – come logopedisti e terapisti – o di centri non inclusi in elenchi ufficiali. Con l’emendamento, le aziende sanitarie saranno ora obbligate ad aggiornare ogni 90 giorni l’elenco dei soggetti accreditati e dei centri abilitati a fornire prestazioni rimborsabili. Saranno comunque riconosciute anche le prestazioni effettuate in assenza di aggiornamento.
“L’obiettivo – ha concluso Piemontese – è promuovere percorsi concreti di inclusione sociale e lavorativa, mettendo al centro la persona e il suo nucleo familiare. In questi due anni la Regione ha più che raddoppiato i fondi per l’assistenza territoriale, costruendo una rete sempre più solida e accessibile per chi convive con l’autismo”.