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Personale Ata, in Puglia 614 assunzioni su oltre 2.000 posti vacanti

La denuncia di Gianni Verga, segretario generale della Uil Scuola Puglia: "Quadro imbarazzante"

Pubblicato da: redazione | Mar, 5 Agosto 2025 - 15:26
Foto Facebook

In Puglia, su 2.064 posti vacanti nell’organico di diritto del personale Ata – amministrativi, tecnici e ausiliari – solo 614 sono stati coperti con immissioni in ruolo. Gli altri 1.450 posti rimarranno scoperti, destinati, come accade ormai da anni, a supplenze temporanee. A denunciarlo è Gianni Verga, segretario generale della Uil Scuola Puglia: “Anche sul versante del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il ministro continua a battere la strada che porta al precariato”, ha dichiarato.

I numeri lasciano poco spazio all’interpretazione: rispetto allo scorso anno ci sono 115 candidati in più in attesa di stabilizzazione, ma le assunzioni restano bloccate. Nel dettaglio, le immissioni in ruolo riguarderanno solo 19 Direttori, 136 assistenti amministrativi, 47 assistenti tecnici e 412 collaboratori scolastici. A questi si aggiungono 1.153 supplenze su posti in deroga, ossia su fabbisogno reale ma non formalmente previsto, per un totale di 2.603 contratti a tempo determinato nell’anno scolastico alle porte.

Verga non usa mezzi termini: “Un quadro veramente imbarazzante – continua – se si pensa che vi sono tanti aspiranti in graduatoria ai quali si potrebbe schiudere un futuro stabile con uno sforzo economico irrisorio, garantendo al tempo stesso l’efficienza e l’efficacia dei servizi generali della scuola statale. I costi per la stabilizzazione, infatti, sarebbero veramente poca cosa: secondo uno studio UIL circa 700 euro per ciascuna unità di personale se si considera che, comunque, una volta scaduta la supplenza viene pagata l’indennità di disoccupazione”.

Il sindacato punta il dito contro le scelte del Governo, accusato di continuare a trascurare il comparto scuola nonostante gli annunci di rilancio del settore: “Ancora una volta arriva un segnale negativo, che relega l’istruzione a fanalino di coda di questo Paese. Ancora una volta il Governo tradisce le sue stesse intenzioni, sbandierate sulle pagine dei giornali, di rilancio del sistema scuola, sacrificandolo sull’altare dei tagli e dei vincoli di bilancio”.

Foto repertorio

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