Piacciono e piacciono ancora tanto: nessun dubbio sulla capacità dei mercati di essere ancora oggi punto di riferimento per le famiglie, nonostante la crisi economica e due anni di durissima pandemia che li ha messi a dura prova. L’analisi emersa dal Rapporto sull’analisi economica delle microimprese del commercio ambulante nei comuni dell’Area Metropolitana di Bari e della provincia di Barletta Andria Trani, parla in positivo ma la situazione, in verità, resta preoccupante senza adeguati ed urgenti interventi pubblici.
Questa l’analisi del Presidente CasAmbulanti, Savino Montaruli che ha collaborato alla realizzazione del Progetto promosso da: Confcommercio Bari-Bat, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Camera di Commercio di Bari, Fiva Confcommercio, Cat Confcommercio. Un’indagine curata dal prof. Corrado Crocetta e dal prof. Fabio Manca dell’Università di Bari che ha suscitato tanti quesiti ma che ha fornito anche già tante risposte. Queste le dichiarazioni di Savino Montaruli il quale ha moderato, in qualità di Giornalista, il Convegno tenutosi mercoledì 8 ottobre: “i mercati sono in forma ma non sono in salute. Questo significa che la forza di resilienza dei 18mila Ambulanti di Puglia non è supportata da interventi da parte della politica né da parte delle amministrazioni locali. I risultati del rapporto sono chiari ed evidenti: i mercati piacciono ma vanno ripensati in un’ottica di attenzione istituzionale e soprattutto di dotazione di servizi. La Regione, in tutto ciò ha un ruolo strategico decisivo. Grazie al duro lavoro delle Sigle di Rappresentanza siamo riusciti ad ottenere un primo riconoscimento che ha visto la Regione Puglia, per la prima volta nella storia, stanziare fondi a sostegno del settore ma solo durante la pandemia e comunque in maniera insufficiente.
Un segnale che abbiamo colto con apprezzamento e fiducia ma che deve trasformarsi in azione sistematica e continuativa a sostegno di una Categoria che dà tanto ma che in cambio ottiene praticamente nulla. Le aree mercatali vanno ripensate così come va ripensata la localizzazione dei mercati ed anche il loro rapporto numerico rispetto ad un continuo e costate abbandono dei posteggi dovuto anche all’ormai quasi completamente assente ricambio generazionale. Quello che resta il punto di forza è rappresentato non solo dal rapporto unico qualità/prezzo ma soprattutto da quella capacità di socializzazione che deve sopperire al costante e progressivo calo del numero degli esercizi di vicinato nei centri urbani, anche dei negozi storici. Una sfida avvincente ed accattivante che siamo pronti ad affrontare ma che deve vedere uniti in un unico intento strategico tutte le parti, a cominciare dalle amministrazioni pubbliche che devono riconoscere il Valore dei Mercati ma anche quelle che sono le minacce che mettono a rischio questa che è stata la prima forma vendita al dettaglio ed itinerante.
Siamo sicuri e fermamente convinti che nessuno sia disposto a rinunciare a questa storia di immenso valore. Perciò il Progetto presentato a Bari deve diventare strumento utile per la revisione dei Piani del Commercio, in un’ottica di innovazione e di rinnovata strategia. Ringrazio Confcommercio Bari-Bat, l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, la Camera di Commercio di Bari e tutti gli Enti e le Associazioni coinvolte, perché proprio questa sinergia e questa unitarietà d’intenti diventi esempio di collaborazione attiva e propulsiva” – ha concluso Montaruli. Il convegno, oltre che dei relatori prof. Corrado Crocetta e prof. Fabio Manca, dell’Università di Bari, ha fatto registrare gli interventi di Vito D’Ingeo, Presidente Confcommercio Bari-Bat, Giacomo Errico, Presidente Nazionale Fiva, Luciana Di Bisceglie, Presidente CCIAA Bari, Vito Leccese, Sindaco di Bari, Andrea Nazzarini Presidente Fiva Puglia. Al convegno hanno partecipato Sindaci ed amministratori dei comuni nei cui mercati settimanali si sono effettuate le rilevazioni.