Nel 2025 l’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari registra un aumento significativo dell’attività sanitaria. Secondo i dati diffusi dalla struttura, gli interventi chirurgici sono cresciuti del 17% rispetto al 2024, mentre i ricoveri sono passati da 3.659 a 4.100, con un incremento del 12,1%. Il trend, spiegano dall’Istituto, riguarda l’intero sistema: alla crescita dei volumi si affianca anche un aumento della complessità assistenziale, con l’indice medio che sale da 1,69 a 1,72. Numeri che confermano il rafforzamento del ruolo del centro barese all’interno della Rete Oncologica Pugliese e il contributo alla riduzione della mobilità passiva.
In aumento anche l’attività ambulatoriale — visite, esami e terapie — il cui valore economico complessivo supera i 25 milioni di euro, contro i 22 milioni registrati l’anno precedente (+13,6%). Negli ultimi tre anni la struttura ha beneficiato di un piano di investimenti superiori a 17 milioni di euro, provenienti da fondi regionali, nazionali e PNRR. Le risorse hanno consentito l’acquisto di nuove tecnologie, tra cui robot chirurgici, apparecchiature di radioterapia, risonanza magnetica e TAC. È in arrivo anche una PET destinata a potenziare ulteriormente la diagnostica.
Parallelamente sono stati ampliati spazi e servizi, con interventi mirati all’umanizzazione delle cure e al rafforzamento dei reparti, compresi nuovi percorsi clinici in collaborazione con l’Università di Bari. Tra le innovazioni organizzative spiccano il Centro di Orientamento Oncologico (Coro) e il TeleCoro, strumenti che facilitano presa in carico e continuità assistenziale: nel 2025 il Coro ha gestito circa 1.800 prestazioni. Il quadro si inserisce in una tendenza regionale che vede crescere l’offerta oncologica in Puglia. Oltre l’85% dei pazienti viene oggi curato all’interno del territorio regionale, con una progressiva riduzione dei cosiddetti “viaggi della speranza”.
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