VENERDì, 05 DICEMBRE 2025
85,594 ARTICOLI
Dir. resp.:Adalisa Mei
redazione@borderline24.com
85,594 ARTICOLI

 

Direttore Responsabile: Adalisa Mei
Per segnalazioni: redazione@borderline24.com

Taranto, il Comitato “Lavoratori liberi e pensanti”: “Su ex Ilva pretendiamo accordo di programma come per Genova”

Pubblicato da: redazione | Mar, 20 Novembre 2018 - 14:00
Ilva: rimossa vecchia insegna, ora c'è logo ArcelorMittal/ Foto di Giacomo Rizzo

“Abbiamo ribadito che noi per Taranto pretendiamo venga utilizzato lo stesso strumento normativo utilizzato per Genova, quel famoso Accordo di programma che permette alla città ligure di captare finanziamenti da reinvestire a lungo termine, creando le condizioni per assorbire gli esuberi dal 2005 a tutt’oggi e per riconsiderare le possibilità di rientro o avvio al lavori per quei 70.000 disoccupati che pare nessuno ricordi”. È quanto sottolineato gli attivisti del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, di cui fanno parte diversi operai del Siderurgico di Taranto, in un incontro con l’assessore al Lavoro della Regione Puglia Leo Caroli, presidente della Task force regionale per l’occupazione.

Dopo “un excursus – osservano i Liberi e Pensanti – sulla apparente migliore contrattazione possibile nel passaggio di consegne in Ilva e dopo aver puntualizzato, a scanso di equivoci, che l’unica soluzione per noi resta la chiusura con successiva bonifica e riconversione, siamo scesi nel particolare dei cosiddetti esuberi: 2500 lavoratori posti in cassa integrazione, che vanno ad ingrossare le fila dei senza lavoro a Taranto. Abbiamo fatto presente al rappresentante della Regione che la nostra città merita una particolare attenzione, che è inutile attuare provvedimenti che non portino risultati tangibili come i corsi varati precedentemente e in alcuni casi non ancora retribuiti, che non hanno portato nulla se non uno sterile incentivo al reddito”.

La città di Taranto, affermano ancora, “è terreno fertile per la creazione di decine di interventi di bonifica, che se da un lato creerebbero lavoro dall’altro restituirebbero alla città l’uso di intere zone oggi inutilizzabili e scenario di degrado. Abbiamo portato svariati esempi, dalle zone un tempo demaniali al quartiere Tamburi all’area del Mar Piccolo”. Secondo il gruppo di operai, “le dichiarazioni, dall’altra parte, di apertura al dialogo sembrano indicare di aver ben compreso che, a differenza del sindacato, noi chiediamo un atto che consenta alla città di avvalersi finalmente di nuove forme di economie e non un banale, quanto inutile, sostegno al reddito fine a se stesso”.

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Morti sul lavoro, Puglia tra le...

La Puglia rientra tra le regioni con il rischio più alto...
- 5 Dicembre 2025

BRT a Bari, conclusi in anticipo...

Sono terminate oggi, in anticipo rispetto al cronoprogramma, le attività principali...
- 5 Dicembre 2025

Incidenti stradali, nel 2024 oltre 207mila...

Con 5.362 veicoli coinvolti in incidenti stradali nel 2024, Bari si...
- 5 Dicembre 2025

Bari, nuovi alberi in via Argiro:...

Sono partiti questa mattina i lavori di piantumazione delle nuove alberature...
- 5 Dicembre 2025