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Bari, studentessa picchiata dall’ex. Il racconto dell’autista del bus che l’ha soccorsa: “Volto massacrato”

Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Ven, 1 Febbraio 2019 - 16:00
ragazza picchiata

Certe volte le coincidenze possono anche salvare una vita. Lo pensa l’autista del bus Amtab che mercoledì notte ha aperto le portiere per fare salire all’altezza di Punta Perotti una ragazza. Era Megan, la studentessa 23enne che era stata da poco picchiata dal suo ex fidanzato.

“Non me la dimenticherò mai quella notte – ci racconta l’autista – era mezzanotte e stavo passando per via Ballestrero con la navetta notturna AB. Quando vedo una ragazza che si ferma e mi chiede di salire. Aveva una sciarpa che le copriva il volto”.

Megan si siede dietro l’autista e gli chiede se il mezzo si sarebbe fermato in piazza Massari. “Poi quando si è avvicinata a me ho visto il volto – racconta – era completamente tumefatto. Le ho chiesto cosa fosse successo, se avesse bisogno di aiuto. Allora si è messa a piangere. Ho quindi contattato le forze dell’ordine, prima la polizia poi i carabinieri perché piazza Massari era zona di loro competenza. Mi sono fermato con il bus e abbiamo aspettato l’arrivo dei militari e dell’ambulanza”. Già quella sera stessa Megan racconta che a picchiarla era stato il suo ex. “Lo aveva già denunciato – mi ha raccontato – poi me ne sono andato una volta che mi hanno dato l’autorizzazione. Ma quella notte e quella povera ragazza non le dimenticherò mai. Meno male che sono passato di lì, almeno l’ho portata via. Non si sa cosa sarebbe successo se chi l’ha ridotta in quello stato fosse tornato”.

Intanto è arrivata la solidarietà anche del rettore dell’Uniba, Antonio Uricchio, e dell’intera Università.  “Esprimiamo solidarietà e vicinanza alla nostra studentessa Mégane Deutou, vittima di una  brutale e inaccettabile aggressione –  Dinanzi all’inaudita gravità dell’accaduto tutta la comunità accademica manifesta sgomento e ferma condanna, consapevole  della necessità di un profondo cambiamento culturale che  deve necessariamente partire dai valori del  rispetto e dalla difesa delle libertà fondamentali. L’Università,  in collaborazione con l’assessorato al Welfare del Comune di Bari, rende noto che  la studentessa è stata affidata alla rete dei servizi antiviolenza e ove necessario saranno attivate ulteriori iniziative di sostegno attraverso il centro universitario di counseling”.

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