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Puglia, anno scolastico “precario”: 6mila cattedre senza titolare, si cercano i supplenti

Pubblicato da: redazione | Gio, 29 Agosto 2019 - 06:30

Cercasi professori disperatamente: il cartello non è stato affisso, ma è come se ci fosse: in Puglia, a poche settimane dall’inizio dell’anno scolastico, sono scoperte quasi 6mila cattedre.

L’ufficio scolastico regionale, quindi, dovrà reclutare insegnanti ai quali proporre contratti a tempo determinato, supplenze di pochi mesi o un anno, nel migliore dei casi. E’ una corsa contro il tempo, perché seimila posti non è mica facile riempirli, evitando così il caos alla prima campanella. Una situazione provocata dai pensionamenti di Quota 100 che non si sono trasformati in nuovi posti di lavoro e dai concorsi bloccati: la crisi di governo, poi, non ha certo agevolato, i tempi sono destinati ad allungarsi.

In particolare, mancano i prof di matematica, scienze ed educazione fisica e tecnica, le cattedre vuote sono vuote sia nelle scuole medie che negli istituti superiori. Entro sabato prossimo l’Ufficio scolastico pugliese è chiamato a nominare, secondo i calcoli dei sindacati, oltre quattromila professori di sostegno e più di mille su posto comune. Nel complesso i sindacati stimano per l’anno scolastico alle porte che la platea di docenti precari in Puglia sarà composta da almeno seimila persone.

Risultato di scelte del governo giallo-verde discutibili: basti pensare che il ministero dell’Istruzione ha dato il via libera a 2.106 immissioni in ruolo, ma ha lasciato fuori altri 1.300 posti, senza contare, appunto, le 4mila deroghe sul sostegno ancora non stabilizzate. Secondo i calcoli dei sindacati, complessivamente la metà delle cattedre sono attualmente senza un titolare. Delle 2.106 immissioni in ruolo, 397 riguardano l’infanzia (64 sostegno), 239 primaria (40 sostegno), 517 scuola media (44 sostegno) e 953 scuola superiore (23 sostegno). Restano fuori 1.300 posti e 4mila cattedre per il sostegno non ancora stabilizzate. Carenze che non aiuteranno a migliorare la qualità e la quantità del servizio scolastico regionale, anzi contribuirà a metterlo in ulteriore crisi. Terminata la fase dell’immissione in ruolo, si apre a la corsa alle assegnazioni provvisorie: entro sabato dovranno essere nominati più di 4 mila docenti di sostegno in deroga e un migliaio di insegnanti con contratto a termine sulle altre discipline.

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