Notte di paura per il sindaco di Triggiano, Pino Toscano, svegliato insieme alla famiglia da un gruppo di giovani che hanno raggiunto la sua abitazione insultandolo e urlando frasi offensive. L’episodio si è verificato intorno alle 3.30 del 17 agosto.
“Due giorni fa – racconta Toscano – alle 3:30 nel cuore della notte, io e la mia famiglia siamo stati svegliati bruscamente: il citofono suonava senza sosta, urla e insulti echeggiavano sotto casa. Urlavano frasi come: “Sindaco Trimone!”, “Ascinn abbasc!”.
Il primo cittadino ha spiegato che si trattava degli stessi ragazzi con i quali aveva già avuto due scontri nelle scorse settimane, quando li aveva affrontati in un parco cittadino per far cessare schiamazzi notturni. “Già allora erano arrivati insulti e minacce. Questa volta sono venuti direttamente a casa, con un gesto intimidatorio pesante, un chiaro atto di ritorsione per quelle notti. Sono sceso ad affrontarli. Lì, però, hanno continuato ad aggredirmi pesantemente, verbalmente e con minacce, in un momento di profonda tensione e paura”.
Il sindaco ricorda di aver chiesto maggiore sicurezza al Prefetto insieme ad altri colleghi del territorio e sottolinea le iniziative avviate dal Comune.”Il nostro comune ha predisposto un servizio notturno da parte della polizia locale, mirato al controllo delle aree sensibili del paese: parchi e piazze”. Per Toscano, quanto accaduto non è solo un attacco personale: “Quello che è avvenuto la notte del 17 agosto non è stato solo un attacco a me, ma alla mia famiglia, all’istituzione che rappresento e al principio stesso di convivenza civile. Ho presentato formale denuncia alle autorità e invito chiunque subisca intimidazioni a fare lo stesso: serve coraggio per denunciare e la comunità deve fare cordone di sicurezza intorno a chi rispetta la legge”.
Il sindaco ribadisce la volontà di andare avanti e rilancia un messaggio ai giovani: “Continueremo a lavorare per creare spazi di socialità e opportunità per i giovani, perché il nostro Paese deve crescere unito e con alternative sane e generative. Quello che è accaduto e che accade, però, è grave e non giustificabile: insulti, minacce, violenza, sono parte di una mentalità malavitosa che non deve trovare spazio in una comunità civile. Io non mi lascio intimidire. Anzi: questo episodio rafforza la mia determinazione ad andare avanti, con il coraggio della denuncia e con la forza della legalità”, conclude.
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