Per quattro giorni Bari diventa la capitale europea del jazz. Dal 25 al 28 settembre, il capoluogo pugliese ospita l’undicesima edizione della European Jazz Conference, appuntamento di riferimento per i professionisti del settore e per chi ama le musiche creative e improvvisate. L’evento – organizzato da Europe Jazz Network e Puglia Culture nell’ambito di Puglia Sounds – ha registrato il tutto esaurito e porterà in città oltre 400 delegati provenienti da 40 Paesi.
Non si tratta solo di un convegno, ma di un vero e proprio laboratorio internazionale: in programma attività di networking, workshop, sessioni plenarie e panel, oltre a un Fringe Festival aperto al pubblico che darà spazio ai protagonisti del jazz pugliese e nazionale. Bari si prepara così ad accogliere promoter, manager culturali, direttori artistici e agenti che, per quattro giorni, faranno della città un crocevia di incontri e nuove collaborazioni.
L’edizione 2025 porta un titolo emblematico: “Somewhere Called Home”, citazione di un album di Norma Winstone, per riflettere sul ruolo della cultura come strumento di dialogo, inclusione e resilienza. E non è un caso che sia stata scelta proprio la Puglia, terra storicamente vocata all’accoglienza e ponte tra Oriente e Occidente.
«Quest’anno la conferenza è dedicata al tema delle migrazioni – spiega Karolina Juzwa, presidente di Europe Jazz Network –. Bari sarà il palcoscenico da cui guarderemo alle migrazioni non come minaccia, ma come forza trainante della cultura europea».
Un’opportunità importante anche per la scena musicale regionale: «La presenza di operatori provenienti da tutta Europa darà ulteriore slancio all’internazionalizzazione della musica pugliese – sottolinea il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano –. Ancora una volta la nostra regione sarà al centro dell’attenzione internazionale».
Con questa edizione, la European Jazz Conference conferma il suo ruolo di motore per il dialogo culturale e per la costruzione di nuove reti, portando Bari sotto i riflettori internazionali e trasformandola, per qualche giorno, in una grande casa del jazz.