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(Psicologia – Teatroterapia) Intervista al Dott. Nicola Cifarelli

Pubblicato da: dott.ssa Federica Dileone | Mer, 22 Marzo 2023 - 09:09
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Andare a cinema o a teatro non è un semplice passatempo. Entrambe le attività ci permettono di sognare, pensare, entrare nelle vite altrui e ci permettono di provare emozioni, dalla rabbia, alla paura, alla gioia. Aristotele parlava di “catarsi” per indicare il senso di liberazione, di purificazione che gli spettatori provano attraverso l’eccitazione artistica di alcune emozioni che fungevano da di sollievo rispetto alle loro passioni personali.rnrnMa i benefici non sono dati soltanto dal “guardare”. Il teatro è la prima forma di comunicazione delle emozioni e la psicologia insieme al teatro è un ottimo strumento per intervenire e provocare un cambiamento.rnrnProviamo a conoscere la Teatroterapia attraverso un’intervista al Dott. Nicola Cifarelli, psicologo psicoterapeuta, responsabile della Scuola di Formazione in Teatroterapia (sede di Bari) diretta da W. Orioli.rnrnQual è la definizione di teatroterapia?rnrnÈ la messa in scena dei propri vissuti, all’interno di un gruppo, con il supporto della cultura psicologica e dei principi di presenza scenica derivanti dal lavoro dell’attore; consiste principalmente nella conoscenza di se stesso partendo delle proprie emozioni e di come queste sono espresse anche attraverso il corpo.rnrnLa teatroterapia implica l’educazione e la percezione del movimento corporeo e vocale, un minuzioso lavoro pre-espressivo indispensabile alla creazione di quell’altro da sé che rende possibile e consapevole la reazione terapeutica.rnrnIl termine “terapia” non è inteso in un’accezione strettamente sanitaria, bensì in riferimento alla nozione estensiva di “salute” (e quindi inevitabilmente anche di “terapia”) così come formulata dall’OMS: “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia”.rnrn rnrnCosa si intende per lavoro pre-espressivo?rnrnNel lavoro pre-espressivo il corpo è vissuto come strumento d’esplorazione, una specie di terreno da curare perché possa dare i frutti desiderati. Esso implica un minuzioso lavoro che solitamente l’attore esercita su se stesso, imparando in uno spazio extra-quotidiano a camminare, saltare, cantare, ballare ed agire con una profonda consapevolezza del proprio corpo nel momento presente. Un training che viene prima dell’espressione ed è fondamentale per la sua manifestazione, senza del quale non ci sarebbe possibilità di esprimersi con azioni e gesti “nuovi” e non stereotipati.rnrnQuali sono le finalità della seduta di teatroterapia?rnrnDurante i primi incontri, il linguaggio non verbale mostra un corpo aperto che si esprime attraverso lo stile dei suoi movimenti, le posture, la mimica del viso con lo scopo di entrare in contatto con il proprio mondo emotivo. L’obiettivo delle sedute consiste nel depurare il rapporto tra corpo, voce, mente e spirito nella relazione con l’altro, gli altri, se stesso al fine di custodire i mascheramenti conosciuti e sviluppare relazioni sane.rnrnSolitamente gli effetti delle sedute di gruppo continuano a produrre un dialogo interiore sul singolo, anche dopo la seduta stessa, poiché gli stimoli ricevuti entrano a far parte di un’esperienza profonda che la persona può parzialmente integrare nella vita di tutti i giorni,  rafforzando nuove visioni di sé.rnrnCome funziona la teatroterapia?rnrnAgisce attraverso la rappresentazione di personaggi principalmente improvvisati, ma anche e soprattutto autocostruzione dell’ordine simbolico nell’attore-paziente.rnrnPossiamo considerare la teatroterapia come una rete relazionale di un sistema costituito da una struttura di processi attivi, misurabili attraverso la maturità evolutiva del gruppo. Questa crescita è rappresentata dalla capacità dei singoli individui di sviluppare le proprie dinamiche creative ed i propri processi intrapsichici con modalità performative. In questo senso il teatroterapeuta è colui che, maturando nei suoi processi, umani e professionali, è in grado di dirigere il gruppo, contenerlo e re-indirizzarlo continuamente verso drammaturgie collettive.rnrnA chi si rivolge il laboratorio “Alla scoperta di Sé” in programma a partire dall’8 di aprile?rnrnIl laboratorio ha come scopo principale quello di rappresentare un’occasione, per chi lo sperimenta, di entrare in contatto con altre persone, anche molto diverse da sé, di vivere il lavoro di gruppo nel rispetto di ognuno e attraverso la fantasia e la creatività che questo clima di lavoro può favorire, avere un’opportunità di crescita psico-fisica e di benessere personale.rnrnIl programma degli incontri è strutturato in modo da creare un clima di completa armonia e fiducia nel gruppo, presupposto essenziale per poter esprimere al meglio le potenzialità creative insite nell’essere umano.rnrnInfo & iscrizioni: Dott. Nicola Cifarelli tel. 3298003555 – info@nicolacifarelli.it rnrnEcco il programma degli appuntamenti che si terranno a Bari presso Studi Adolesco in Via Nicolai 63. rnrnVenerdì 8 aprile 2016 ore 17:30 rnrn1° IL SENTIERO DELLA LIBERTÀ rnrnPresentazione del corso e dei partecipanti. Pregiudizio? No grazie!rnrnLa comunicazione non verbale: giochi didattico-esperienziali.rnrnVenerdì 15 aprile 2016 ore 17:30 rnrn2° CORPI IN MOVIMENTO rnrnMovimento corporeo ed emozioni. Training di consapevolezza.rnrnGiochi-esercizirnrnVenerdì 22 aprile 2016 ore 17:30 rnrn3° EMOZIONI ALLO SPECCHIO rnrnGiochi-esercizi di improvvisazionernrnVenerdì 29 aprile 2016 ore 17:30 rnrn4° ALLA RICERCA DELL’ISOLA CHE NON C’È rnrnGioco libero e recupero della spontaneità.rnrnVenerdì 6 maggio 2016 ore 17:30 rnrn5° IL CANTO DELLE SIRENE rnrnTraining sulla respirazione e sulla voce. Alla ricerca del suonornrnarmonico individuale e di gruppo.rnrnGiovedì 12 Maggio 2016 ore 17:30 rnrn6° TI RACCONTO UNA STORIA rnrnImprovvisazione e scrittura creativa. Elaborazione drammaturgica in gruppo.rnrnSabato 21 maggio 2016 ore 17:30 rnrn7° NATURA E SENSORIALITÁ rnrnPercorso percettivo nella natura.rnrnVenerdì 10 giugno 2016 ore 17:30 rnrn8° IL PALCOSCENICO DEGLI INCONTRI rnrnTeatro come esperienza di libero arbitrio. Azione teatrale in gruppo. rnrn rnrnNicola Cifarelli, psicologo psicoterapeuta teatroterapeuta; responsabile sede di Bari della Scuola di Formazione in Teatroterapia diretta da W. Orioli, libero professionista, lavora con i gruppi da circa 15 anni nell’ambito del benessere, della cura e della riabilitazione psico-sociale in comunità per minori, centri diurni, carceri. Vice-presidente della Federazione Italiana Teatroterapia®, collabora con IPRA – Istituto di psichiatria e psicoterapia cognitiva post-razionalista sede di Bari, attore-formatore del C.R.A.S. Molino d’Arte di Altamura.

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