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La rinoplastica

Pubblicato da: dott. Michele Di Candia | Mer, 22 Marzo 2023 - 09:15
Rinoplastica

Parole d’ordine: equilibrio e proporzione. È questo quello che desidera la maggior parte delle persone che si rivolge al chirurgo estetico per rifarsi il naso.rnrnLa rinoplastica è un intervento che prevede il modellamento della piramide nasale sia nella componente cartilaginea che ossea. Può ridurre o aumentare le dimensioni del naso, cambiare la forma della punta o del dorso, restringere le narici, modificare l’angolo tra il naso e il labbro superiore. I migliori candidati per questo tipo di intervento sono quei pazienti che cercano un miglioramento e che soprattutto siano in buona salute, psicologicamente stabili e con prospettive realistiche.rnrnTuttavia, non sempre si tratta semplicemente di un intervento di natura estetica. “A questo tipo di intervento si associa spesso anche la correzione del setto nasale, la settoplastica, quando risulta deviato con associate chiare difficoltà respiratorie sia a riposo sia durante l’esercizio fisico. La rinoplastica viene eseguita, quindi, anche per migliorare la funzionalità respiratoria nasale.rnrnI risultati sono pressoché conoscibili già prima dell’intervento grazie alla simulazione computerizzata o a fotografie ritoccate ottenibili con l’utilizzo di programmi di grafica e fotoritocco avanzati e software di buona qualità. In nessun caso, però, è possibile conoscere esattamente il risultato finale poiché la correzione ‘artificiale’ non può tenere conto dei processi biologici di guarigione.rnrnLa procedura chirurgica richiede un tempo variabile a seconda dei difetti da correggere ed è generalmente eseguita in anestesia generale. Le incisioni possono essere poste all’interno del naso con la tecnica closed-nose oppure esternamente sulla cute della columella e lungo la mucosa delle narici con la pratica open-nose.
Entrambe le metodiche prevedono che la parte cutanea sia separata dalla struttura ossea e cartilaginea di sostegno che viene rimodellata secondo la pianificazione pre-operatoria. La cute viene poi ridistribuita sulla nuova impalcatura e al termine dell’intervento entrambe le narici nasali vengono chiuse con tamponi; le eventuali fratture ossee vengono ridotte e contenute con una placchetta rigida.rnrnLa rinoplastica, sebbene sia un’operazione poco traumatizzante, è pur sempre un intervento chirurgico e, pertanto, è fondamentale rivolgersi a medici specialistici che operano in luoghi idonei dal punto di vista sanitario. L’operazione non lascia cicatrici proprio perché i segni sono quasi sempre nascosti, tranne nei casi in cui si praticano incisioni sulla cute esterna. Dopo l’intervento l’edema si estende molto rapidamente alla regione palpebro-oculare perdurando per circa due giorni e il dolore, ad ogni modo, è praticamente assente e il fastidio è ben controllato dalla terapia farmacologica. In realtà ci si sente molto meglio di quanto non ci si veda allo specchio. I tamponi vengono rimossi in due – tre giorni mentre la placchetta di contenzione del dorso si toglie dopo sette – nove giorni. Per la scomparsa definitiva delle ecchimosi è necessario attendere un paio di settimane. Soprattutto la punta  è quella più lenta a rientrare nei parametri di assoluta normalità. Il tempo medio della scomparsa definitiva dell’edema non è inferiore ai sei mesi anche se la ripresa dell’attività sociale può avvenire dopo circa cinque giorni. Per quanto riguarda l’attività sportiva, invece, è consigliabile attendere dalle sei alle otto settimane così come se si è portatori di lenti a contatto è buona norma non indossarle per i primi quattro- cinque giorni. Diversamente, per quanto riguarda l’uso degli occhiali andrebbe evitato per i primi sette giorni”.rnrn rnrnDIZIONARIO:rnrnColumella: segmento di cartilagine rivestita di cute che separa le due narici

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