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Troppo rumore vicino alle scuole, il rapporto dell’Arpa sulle zone inquinate

Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Mer, 22 Marzo 2023 - 09:29

Dieci aree, da Japigia a San Pasquale passando per il Murattiano e Madonnella. Dieci aree che sono state classificate dall’Arpa come a rischio dal punto di vista dell’inquinamento acustico, perché registrano livelli di rumore superiori a quelli consentiti dalla legge e perché al loro interno ci sono delle scuole.rnrnLa giunta municipale ha approvato il piano redatto dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale, sviluppato sulla città di Bari. Sono state individuate quattro fonti di rumore: il traffico veicolare (la fonte primaria), i treni, l’aeroporto e gli insediamenti industriali. Considerando solo il traffico veicolare, ci sono 67.700 persone che vivono al di sopra del limite decibel consentito.rnrnSono quindi state selezionate le aree più critiche: dieci distribuite in tutta la città. Per ciascuna sono state elencate le misure da attuare per ridurre l’inquinamento.rnrnPrimo posto per l’area compresa tra via Caldarola, via Prezzolini e la statale (la zona del Polivalente  frequentata da 3651 ragazzi)  dove si sforano tra i 18 e i 20 decibel i limiti consentiti. In questa zona vengono suggeriti interventi a breve termine per 143mila euro come piste ciclabili e asfalto fonoassorbente su via Caldarola.rnrnSeconda zona tra il ponte Garibaldi, corso Sonnino e piazza Gramsci. Qui si superano tra i 24 e i 28 decibel i limiti consentiti. Tra i suggerimenti, l’installazione di barriere fonoassorbenti e la riduzione della velocità con attraversamenti pedonali rialzati, per importi pari a 143mila euro.rnrnTerza zona su corso Vittorio Veneto dove si superano tra 22 e 25 decibel i limiti consentiti. Anche qui ci sono 1602 ragazzi che frequentano il Flacco, il Pascali e la Moro.  Ed anche qui sono previsti interventi come la sostituzione dli infissi e la riduzione della velocità.rnrnL’elenco continua con l’area  di corso Cavour dove si trovano lo Scacchi e il Pitagora, via Napoli via Carducci e piazza Garibaldi (qui si supera il limite soprattutto di notte con livelli anche superiori a 40 decibel); corso Benedetto Croce, viale Papa a Giovanni XXIIII e corso Alcide de Gasperi,  ed ancora viale Einaudi, via Bovio e via Hahnemann; via Re David;  corso Sonnino e via Carulli.rnrnAl primo posto invece tra le aree critiche per il rumore ferroviario c’è la zona della scuola Grimaldi al San Paolo.rnrnNel piano vengono individuate anche le aree “quiete”, quelle dove deve essere rispettato il minimo livello di decibel: il paco Lama Balice, il cimitero, la pineta di San Francesco, il parco Due giugno, parco Giovanni Paolo II, l’area via Nicholas Green, il giardino di piazza Gramsci, piazza Garibaldi, piazza Umberto, piazza Romito, don Tonino Bello e l’area attrezzata di via Santi Cirillo e Metodio. Per conservare questa “quiete” previsti interventi come l’abbassamento del limite di velocità a 30 o la realizzazione di piste ciclabili e la sistemazione di asfalto fonoassorbente.rnrn”Come Comune – spiega l’assessore all’Ambiente, Pietro Petruzzelli – stiamo predisponendo il piano di zonizzazione acustica proprio per ridurre l’inquinamento nelle aree più a rischio”.rnrn 

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