Mezz’ora di pioggia a tamburo battente ed è caos totale a Bari. I sottopassi si allagano, le strade diventano laghi e il traffico impazza. Un problema vecchio questo che ad oggi sembra non aver trovato soluzione. Ma partiamo per ordine. La rete pluviale nel capoluogo è affidata per 15 chilometri all’Amiu che – badate bene – percepisce mezzo milione di euro per la sua manutenzione. I restanti 155 chilometri non ricevono alcuna manutenzione. E se l’amministrazione comunale si affanna a spiegare che il rifacimento della fogna bianca è in programma, di fatto le risorse al momento non ci sono. Non almeno per mettere mano sull’intera rete.\r\n\r\nLo scaricabarile\r\n\r\nCome spesso accade in questi casi anziché cercare la soluzione più veloce si cerca il responsabile. Il Comune alla prima pioggia di settembre ha fatto sapere che “tutta la rete fognaria “mista” e relativi scarichi, è di competenza dell’AQP (acquedotto pugliese), che dovrebbe provvedere alla manutenzione in autonomia”. E ancora: “Si ricorda che l’ultima volta è stato il Comune a richiedere la manutenzione e la pulizia delle caditoie in via Sparano, dopo una serie di acquazzoni. La rete fognaria mista si estende in diverse zone del quartiere Murattiano, e dei quartieri Carrassi, Libertà e Madonnella. In altre zone della città, come per esempio in alcune parti di Carbonara, non è presente nessuna rete di scarico, fognatura bianca”. Per poi precisare: “Proprio su Carbonara c’è un progetto pronto a partire finanziato con 2.500.000 euro”.\r\n\r\nCarbonara quindi prima o poi sarà salva dall’allagamento. Il resto della città. Si, no, forse. Intanto – di certo – nessuno provvede agli interventi di manutenzione ordinaria sulla fogna. Ma il Comune assicura che qualcosa cambierà. “L’obiettivo è quello di passare da interventi straordinari di pulizia e manutenzione ad una gestione ordinaria delle attività in modo da avere la rete di fognatura bianca, ove esistente, sempre efficiente, riducendo conseguentemente le situazioni di allagamento in casi di maltempo, come accaduto nei giorni scorsi”. Quando? Nel 2017 e nel 2018, assicurano.\r\n\r\nE poi ci sono le ipotesi, cioè quelle opere per le quali le risorse ancora non ci sono (però sognare fa sempre bene): la realizzazione della fogna bianca via Beltrami e via Tunisi (100mila euro), via B.Buozzi angolo viale Europa (40mila euro), in via Ponte a Carbonara (50mila euro). E poi la manutenzione dei sottopassi pedonali ceduti dalle ferrovie (60mila euro), interventi per la realizzazione di nuovi allacci aqp per prelievi dei vigili del fuoco per attività antincendio (50mila euro).\r\n\r\nLa richiesta di un Consiglio tematico \r\n\r\nIrma Melini (Gruppo Misto) ha chiesto per il prossimo 27 settembre, un consiglio tematico che affronti la necessità di un aggiornamento del contratto di servizio con l’Amiu, che impegni la giunta a inserire con fonte di finanziamento certa la manutenzione di tutta la rete pluviale di 170 km, togliendo ogni competenza ad Amiu e che discuta un piano specifico di emergenza meteorologiche, più in generale il piano comunale di protezione civile.\r\n\r\nIn attesa che si cerchi una soluzione o quanto meno che si prenda atto che il problema esiste, ci appelliamo all’unico responsabile evidente: il cielo.\r\n\r\n

Se Bari si allaga è colpa del cielo?
La rete pluviale nel capoluogo è affidata per 15 chilometri all'Amiu che - badate bene - percepisce mezzo milione di euro per la sua manutenzione. I restanti 155 chilometri non ricevono alcuna manutenzione