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Traffico, pochi bus e assenza di semafori intelligenti: l’Automobile club boccia il trasporto a Bari

Pubblicato da: redazione | Dom, 30 Luglio 2017 - 10:00

Ottimizzare le condizioni del trasporto urbano, perché questo sia considerato e percepito come una valida alternativa alla mobilità con mezzi privati. E’ quanto espresso da un documento della commissione Traffico e circolazione dell’Automobile club Bari Bat, che ha per oggetto il “Piano Ciurnelli” per la mobilità a Bari e che è stato approvato all’unanimità.

Il documento evidenzia i concetti su cui si punta con il “Piano Ciurnelli”: realizzare il trasporto pubblico lì dove c’è richiesta, a scapito di linee in cui non c’è utenza; portare al 35 per cento il rapporto tra proventi da acquisto di biglietti/abbonamenti in confronto al ricavo dei biglietti stessi, cui vanno sommati i finanziamenti dati dalla Regione Puglia). E’ possibile raggiungere la soglia attraverso il pagamento del biglietto da parte di tutta l’utenza (cosa che attualmente non avviene) e facendo sì che i chilometri percorsi dagli autobus abbiano realmente un’utenza.

Per fare questo gli interventi previsti sono quelli legati a: integrazione ferro/gomma, acquisto di 52 autobus (12 sono stati già acquistati due anni fa) e sostituzione, ogni anno, del 10 per cento degli autobus; semafori intelligenti (sostituzione delle lampade in modo da garantire maggiore visibilità ottimizzando i consumi e installazione di 15 telecamerine tonde che permetteranno, fra l’altro, di trovare auto rubate); tram del mare (reperendo finanziamenti); mobilità sostenibile.

Per l’Automobile club Bari Bat, quanto previsto nel piano Ciurnelli modernizzerà e razionalizzerà il Trasporto pubblico locale a patto che si riesca a integrare realmente mezzi, modi e servizi di trasporto e consentire un più fluido traffico veicolare in entrata e in uscita dalla città e di agevolare l’utilizzo di mezzi non motorizzati. Ciò sarà reso agevole non soltanto grazie a un potenziale decongestionamento delle aree di accesso alla città, ma anche a politiche di integrazione, a regia regionale, e di sostenibilità volte a modificare l’attuale ripartizione modale. Inoltre, si è suggerito un più incisivo coordinamento di questi interventi con quanto già pianificato ed esistente.

La Commissione ha segnalato, inoltre, che, in via prioritaria, l’Amtab ha bisogno di essere profondamente ristrutturata e di guardare maggiormente, insieme alle istituzioni Comune-Area Metropolitana-Regione alle esigenze di mobilità dei cittadini.

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