Su 200 farmacie sparse in 10 città italiane, nessuna possiede al momento il vaccino antinfluenza e nessun farmacista sa se e quando arriveranno le dosi, e soltanto a Roma c’è un sistema di distribuzione settimanale ed è possibile prenotarlo.
A denunciarlo è Altroconsumo che ricorda come il vaccino è consigliato e dispensato gratuitamente dal Servizio sanitario nazionale (tramite medici di famiglia e Asl) a coloro che hanno compiuto 60 anni e ai bambini che hanno tra 6 mesi e 5 anni (che saranno vaccinati dal pediatra). All’elenco si aggiungono coloro che hanno condizioni di salute che aumentano il rischio di complicanze e/o ricoveri da influenza (ad esempio malattie croniche) e i loro familiari e contatti, donne in gravidanza e postpartum, chi vive in residenze protette, alcune categorie di lavoratori particolarmente esposti alla malattia (come i medici) o addetti a servizi pubblici di primaria importanza (vigili del fuoco, polizia…). Il resto della popolazione, se vuole vaccinarsi, ha due possibilità: comprare la dose in farmacia (e trovare un professionista che gli faccia l’iniezione intramuscolo) oppure partecipare a una delle campagne vaccinali a pagamento organizzate da alcune strutture sanitarie private (il costo è in genere di 50-60 euro).
Anche questi centri, avverte però Altroconsumo, sono stati subissati da richieste da quando gli esperti e le istituzioni sanitarie hanno cominciato a suggerire di ricorrere al vaccino antinfluenzale per limitare i casi di sovrapposizione di sintomi tra influenza stagionale e Covid-19. Per realizzare questa inchiesta Altroconsumo ha cercato di acquistare il vaccino influenzale in 200 farmacie di dieci città: Milano, Torino, Bologna, Genova, Padova, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Palermo. In nessun caso la farmacia ha il vaccino. Di fronte a una risposta negativa, è stato chiesto quando è previsto che arrivi e se è possibile prenotarlo. Sono nel 6% dei casi (12 farmacie su 200) si accettano prenotazioni, ma solo da parte di chi è già in possesso della ricetta del medico. Ma anche tra i farmacisti che accettano la prenotazione, nessuno promette niente.