Per l’apertura dell’ospedale da campo allestito in Fiera del Levante potrebbe prospettarsi l’ipotesi di un’attesa ancora lunga. Se è vero, infatti, che lo scorso fine settimana sono stati ultimati i lavori di adeguamento dei bagni e dei reparti medici richiesti dal Policlinico, senza alcun aggravio dei costi, è vero anche che per consentire il trasferimento dei primi malati occorre ancora completare i collaudi che, secondo quanto si apprende, richiederebbero dai 10 ai 30 giorni di tempo.
L’operazione comporta la verifica degli impianti (in particolare quello idrico) e la redazione del verbale positivo da parte del Dipartimento di prevenzione della Asl di Bari. Infine, occorre che la Regione risponda positivamente alla domanda di autorizzazione all’esercizio da parte del Policlinico di Bari. Solo al termine di questi step, si potrà procedere con il taglio del nastro e l’attivazione. Gestione dei ricoveri che, in capo al Policlinico di Bari, dovrebbe prevedere la distrazione di circa 400 operatori tra medici e paramedici per una copertura dei tre turni di lavoro.
Come riferito in conferenza stampa, il costo dell’ospedale da campo Covid nella Fiera del Levante a Bari è raddoppiato rispetto a quanto preventivato da Regione Puglia e Protezione civile. L’investimento pubblico è salito da 8,5 milioni di euro dall’appalto a 17,5 milioni di euro, per un costo di 112mila euro a posto letto. La struttura, che si estende per 15mila metri quadrati circa, ospita 152 posti letto (di cui 28 sarebbero di terapia intensiva, come dichiarato ieri durante il sopralluogo di Raffaele Fitto. Si aggiungono anche due sale operatorie, un laboratorio analisi e una zona adibita ad esami specifici quali Tac e Radiografie.