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Puglia, nei lidi difficile trovare personale: “Poca voglia di lavorare, si preferisce il reddito di cittadinanza”

Pubblicato da: Adalisa Mei | Gio, 19 Maggio 2022 - 06:30

Le strutture ricettive faticano a trovare personale in vista della stagione turistica. Lidi, ristoranti e locali notturni si trovano quindi a dover far fronte alle difficoltà nel trovare lavoratori per l’estate. A confermarlo anche Federalberghi che solo qualche giorno fa alla presenza del ministro Massimo Garavaglia ha precisato come “i dati del turismo sono ottimistici, ma mancano ancora tanti lavoratori da impiegare nel settore”.

“Questi anni hanno messo in risalto quanto importante sia per la nostra attività poter contare su collaboratori validi, professionalmente competenti e motivati – ha detto invece il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca –  Purtroppo, ai tradizionali problemi di reperimento della manodopera si aggiunge oggi un fenomeno di allontanamento del personale dal nostro settore”. E poi l’affondo sul reddito di cittadinanza: “È arrivato il momento di far ricominciare lavorare queste persone”.

A confermarci il problema della scarsa offerta di lavoro anche il titolare di un noto stabilimento balneare di Monopoli. “E’ avvilente fare i colloqui – ci spiega. Non c’è più senso di responsabilità. C’è l’accesso al reddito di cittadinanza, ma soprattutto riscontro una mancanza di voglia di lavorare e le figure professionali sono sempre di meno. L’anno scorso – precisa-  abbiamo cambiato 5 lavapiatti con un contratto di 1100 euro mensili e con un turno lavorativo di sei ore. I ragazzi vogliono fare soldi facilmente”.

 

Tra l’altro – ci spiega un altro ristoratore di Monopoli  “qui abbiamo problemi con gli alloggi. Non esistono case in fitto per 3-4 mesi ma solo B&B e case vacanze. Quindi c’è carenza di personale che può venire da fuori e chi è del posto chiede cifre esorbitanti senza avere professionalità”.

A Bari, ci conferma un altro ristoratore “riscontriamo troppi problemi per via del reddito di cittadinanza. Chi percepisce 750 euro non vuole un contratto regolare. Quindi si rifiutano offerte di 1000-1100 euro. Noi siamo disposti a pagare anche 1500 euro se hai una professionalità. Ma arriva gente che non è capace di portare un piatto al tavolo”.

Secondo i dati del il contratto nazionale di lavoro per il settore Turismo per un cameriere qualificato (istruito quindi da una scuola alberghiera) la busta paga è di 1500 euro lordi e di 1200 per un cameriere ai piani, cioè coloro che si occupano del decoro e della pulizia della struttura. Queste sono cifre intermedie ma si può iniziare anche da 800 /900 euro per arrivare a 2500 e oltre (soprattutto in cucina) per chi ha maturato esperienza.





ConfagricolturaBari


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