Nei giorni scorsi il Tribunale di Milano ha autorizzato una donna a entrare in possesso dei beni digitali del defunto marito, ossia account, I-Cloud e contenuti dei suoi profili social. La sentenza ha consegnato alla moglie le chiavi d’accesso alla vita virtuale del marito.
Il caso riguarda una madre che, agendo nell’interesse dei figli minori, aveva chiesto al Tribunale l’autorizzazione ad ottenere da Apple, Microsoft e Meta Platform (WhatsApp) le chiavi di accesso degli account e dell’I-Cloud del marito deceduto dopo che le tre società, per ragioni di privacy, avevano negato il benestare in assenza di una autorizzazione del Tribunale. La donna, spiegava nelle motivazioni, riteneva di potervi trovare, oltre a foto e video ritraenti i bambini con il loro papà, anche eventuali pensieri e lettere di addio, nonché dichiarazioni di ultime volontà in loro favore.