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Bari, nel 2022 troppi incidenti e morti sulle strade: “Anno drammatico, urge tornare nelle scuole”

Pubblicato da: Francesca Emilio | Dom, 1 Gennaio 2023 - 15:00

“Quello appena trascorso è stato un anno drammatico sulle strade di Bari, urge tornare nelle scuole e nelle università per sensibilizzare al tema della sicurezza stradale”. Sono le parole di Lorenzo Moretti, medico e vicepresidente della fondazione Ciao Vinny, che ha voluto fare un bilancio dell’anno appena passato, affidando a Borderline24 le speranze per il futuro.

Un allarme, in merito, Moretti lo aveva già lanciato nel 2021, quando a novembre, dopo un allentamento delle restrizioni, aveva denunciato che la situazione era nettamente peggiorata, ma non si stava facendo “nulla di concreto per cambiare le cose”. Oggi, a confermare quei timori, oltre alle cronache quotidiane, ci sono i dati degli incidenti stradali in Puglia che vedono un netto peggioramento proprio nel Barese. In particolare, secondo i dati provvisori trasmessi dall’Asset (servizio Cremss), dalle forze dell’ordine, solo nel primo semestre del 2022, in Puglia, ci sono stati 4.507 incidenti stradali con lesione di cui 87 mortali (con 7 plurimortali) che hanno provocato il decesso di 96 persone e circa 6.900 feriti. L’incremento, rispetto al 2021, è del 16% con incidenti con lesione e del 20% per il numero dei feriti.

Entrando più nel dettaglio, il maggior numero di morti, si è registrato nella provincia di Foggia con il 26%, seguito subito dopo dalla città di Bari con il 25%. Bari ha ottenuto anche il primato per il maggior numero di sinistri e feriti, entrambi al 35%. Seguono poi Taranto (21%), Brindisi (22%), Lecce e Taranto (18%). “C’è stato un ritorno al passato – ha spiegato Moretti – la voglia di sentirsi liberi ha portato molti a non porsi limiti, dopo due anni di restrizioni. Il bilancio è davvero drammatico, in troppi hanno allentato la presa sulle norme prestando meno attenzione alla guida” – racconta Moretti sottolineando che quello che viene raccontato ogni giorno è solo una parte di quello che lui e i suoi colleghi medici, vedono in ospedale – “spesso i pazienti arrivano qui in condizioni critiche, già intubati, a noi non resta che operare quello che resta, facendo il possibile per offrire nuove opportunità, in molti però non si rendono conto di quello che accade”- ha specificato.

Tra le problematiche segnalate da Moretti, oltre alla poca attenzione alle norme, anche le strade che spesso, per le condizioni in cui riversano, sono pericolose per gli utenti della strada, dagli autisti ai pedoni, sino ai motociclisti e ciclisti, ma anche monopattini. Nel Barese, in particolare, nel 2022, solo la SP 231 ha registrato 16 incidenti di cui 2 con esito mortale. Segue la SP 236 con 11 sinistri, poi la SP 240, con 9 sinistri di cui uno mortale e la SP 238 con 7 sinistri, di cui uno mortale. A Bari invece, è la statale 16 ad aver segnalato il maggior numero di incidenti: 91 sinistri, con un morto e 169 feriti. Segue la SS 96 con 28 sinistri e 62 feriti, la SS 100 con 24 sinistri e 42 feriti e la SS 172 con 14 sinistri, di cui 2 mortali.

“È necessario tornare a sensibilizzare con costanza – ha detto ancora Moretti – per il prossimo anno abbiamo in cantiere un progetto, quello di tornare nelle scuole e nelle università. Vogliamo fare tanto, vogliamo fare tutto il possibile per cercare di offrire ai futuri automobilisti e non solo un mezzo per poter scegliere che tipo di utenti essere in strada. Stiamo cercando di raccogliere fondi e adesioni di vari enti e sponsor che potranno sostenerci. Ci sono troppe cose che non vanno, dalla mancanza di consapevolezza alla guida, alle strade che spesso sono piene di ostacoli, un’educazione costante è necessaria. Non sarebbe uno scandalo inserire nelle scuole superiori o medie un’ora educazione stradale. A livello locale, questa amministrazione, seppur con alti e bassi, è stata vicina al tema. Con il Covid si è fatto di meno purtroppo, ma speriamo che il prossimo anno sia l’anno buono per ricominciare ad occuparsi di questo tema fondamentale. La vita è un dono prezioso” – ha concluso.

Foto repertorio

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