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Operaio di 78 anni morto a Bari, si indaga per omicidio colposo. I sindacati: “Fermiamo strage”

Pubblicato da: redazione | Mer, 15 Febbraio 2023 - 15:52

Omicidio colposo, è su questo che la Procura di Bari ha aperto un’indagine, in seguito a quanto accaduto a Bari in mattinata dove un operaio di 78 anni ha perso la vita mentre lavorava a un impianto antincendio in un garage condominiale nel quartiere Picone. In particolare, secondo le prime ricostruzioni effettuate in merito all’accaduto, l’uomo sarebbe caduto da una scala in seguito allo scoppio di una bombola di gas che ha provocato un forte spostamento d’aria.

Attualmente, non ci sono ancora persone iscritte nel registro degli indagati. Sul posto immediato l’intervento della polizia di Stato, dei vigili del fuoco, della polizia locale e del personale del 118. Per l’uomo però, non c’è stato nulla da fare. Il boato è stato avvertito in tutta la zona. Nel corso di queste ore sono moltissimi i messaggi di cordoglio ma anche di rabbia da parte dei sindacati che stanno gridando a gran voce di “fermare la strage” delle morti sul lavoro.

“La tragedia avvenuta stamattina, proprio sotto i nostri uffici della sede regionale, nello stesso condominio, e di cui abbiamo sentito sia il boato che la caduta di calcinacci come se stesse crollando qualcosa, ci lascia sgomenti” – sottolinea Antonio Castellucci, segretario generale Cisl Puglia che ha sentito il rumore della bombola esplosa dal vivo – “adesso interroghiamoci per l’ennesima volta su cosa non ha funzionato ma mettiamo fine a questa mattanza. Che sia un operaio di 78 anni ad aver perso la vita mentre era intento a eseguire dei lavori ci lascia sbigottiti e allo stesso tempo pone ancora l’accento sulla sicurezza e salute sul lavoro. L’estrema necessità di maggiori controlli, prevenzione e formazione. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo, non è l’indignazione l’unica reazione da avere ogni volta che si registra un infortunio o un decesso sul lavoro. Serve una prevenzione che sia vera e seria” – ha sottolineato ricordando che esistono delle leggi in merito, in particolare il decreto 81, ma anche la legge regionale n.8 fortemente voluta dall Cisl Puglia dopo una raccolta di firme. “Adesso – commenta infine – è tempo di applicare concretamente tali misure, di fare chiarezza sull’accaduto affinché non si assista più a tragedie come quella di oggi. La lotta agli infortuni sul lavoro è una questione da affrontare con un approccio prima di tutto culturale. Al di là delle ispezioni degli enti preposti, è fondamentale una cultura della prevenzione dei rischi” – conclude.

Alle sue parole fanno eco quelle di Paolo Capone, segretario generale dell’UGL e di Giuseppe Sanzò, segretario regionale UGL Puglia che in una nota congiunta hanno espresso il cordoglio alla famiglia dell’operaio sottolineando che si è trattata di “un’ennesima tragedia”. “Si poteva e doveva evitare – hanno sottolineato evidenziando che sono state 1.090 le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Inail nel 2022. “Siamo in presenza di una vera e propria strage quotidiana di fronte alla quale non è possibile parlare di fatalità – hanno aggiunto – è prioritario rafforzare l’organico degli enti ispettivi per implementare i controlli. Al contempo occorre puntare sulla formazione per prevenire ulteriori infortuni. La manifestazione silenziosa dell’UGL ‘Lavorare per vivere’ ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul tragico fenomeno delle cosiddette morti bianche” – concludono.

 

 

Foto repertorio

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