Un pareggio che lascia un po’ di amaro in bocca, ma che al tempo stesso conferma i pregi e i difetti di questo Bari. L’1-1 contro il Sassuolo rappresenta senza dubbio un’occasione persa, ma anche una prova di maturità per la squadra di Longo, capace di tenere testa alla capolista della serie B. Un risultato che, alla fine, racconta di un Bari ben organizzato, combattivo e voglioso di inseguire la vittoria su un campo quasi proibitivo. Una prestazione senza dubbio più coraggiosa rispetto a quelle viste contro le altre due “big” di questo torneo cadetto.
Il gol di Lasagna aveva illuso i biancorossi, premiando una prima frazione di gioco quasi perfetta. Il Bari è sceso in campo con il giusto atteggiamento, aggredendo il Sassuolo e limitandone le azioni offensive. Longo aveva preparato la gara con grande attenzione e la squadra ha risposto con una prestazione di carattere. “I ragazzi meritano complimenti perché hanno fatto una grande prestazione. Spiace per il pareggio perché non abbiamo corso grandi pericoli, e una palla inattiva ci è costato il successo. Non era affatto scontato fare una prova del genere” ha dichiarato il tecnico nel post-gara.
Ed è proprio questo il rammarico più grande per il Bari: aver subito il gol del pari su un episodio isolato, dopo aver gestito la partita con autorevolezza. Soprattutto nel primo tempo, infatti, i biancorossi hanno saputo imbrigliare il Sassuolo, impedendogli di essere pericoloso. “Nel primo tempo abbiamo impedito al Sassuolo di tirare in porta e siamo stati pericolosi. Con il passare dei minuti, è cresciuta la stanchezza e non siamo riusciti a ripeterci, ma la fase difensiva è stata comunque ottima” ha sottolineato Longo. E in effetti, la solidità difensiva è stata una delle note più liete della gara, nonostante l’assenza di uomini chiave nel reparto arretrato e con un Simic che, dopo un avvio incerto, ha giganteggiato contro gli attaccanti neroverdi.
L’allenatore biancorosso ha poi evidenziato la crescita della squadra e il lavoro delle punte: “Le punte hanno lavorato bene, anche se l’intesa può ancora migliorare. Sta crescendo la condizione dei calciatori”. Un chiaro segnale che il Bari sta trovando equilibrio e continuità, due aspetti fondamentali nella corsa ai playoff. Ma è soprattutto il messaggio finale di Longo a dare fiducia ai tifosi: “Il Bari ha dimostrato di avere solidità, non dobbiamo porci limiti ma dobbiamo continuare a sognare”. Una dichiarazione che sa di manifesto per il futuro. Niente più paure, niente più calcoli: il Bari deve credere nei propri mezzi e puntare in alto.
Tra i protagonisti della giornata c’è stato ovviamente Kevin Lasagna, autore del gol che ha sbloccato il match. Un sigillo importante, non solo per il risultato, ma anche per la sua crescita personale. “Il gol è molto importante a livello personale, mi mancava e per la squadra” ha spiegato l’attaccante. “Il Sassuolo è cresciuto nel secondo tempo, noi abbiamo sbagliato qualche ripartenza di troppo. Avere l’appoggio di Bonfanti è stato utile, come sempre nel caso degli attaccanti, perché lottare tra due difensori è difficile”. Le sue parole confermano quanto sia importante la coesione del reparto offensivo per la manovra biancorossa.
Ma il passaggio più significativo delle sue dichiarazioni è quello relativo agli obiettivi stagionali: “Sarebbe brutto non arrivare ai playoff, perché questa squadra merita un piazzamento tra le prime otto”. Un concetto chiaro e condiviso da tutta il gruppo guidato da Moreno Longo: il Bari ha dimostrato di poter competere con le migliori e, se riuscirà a mantenere questo livello di prestazioni, l’ingresso nei playoff non sarà un miraggio.
Tuttavia, c’è un aspetto che cozza con le dichiarazioni di Longo e Lasagna: l’umore dei tifosi. La questione della multiproprietà continua a pesare come un macigno sul futuro del Bari, impedendo alla piazza di sognare davvero in grande e credere realmente nella serie A. Se anche la squadra riuscisse a conquistare un posto nei playoff e a giocarsi la promozione, la realtà rimarrebbe la stessa: la Serie A, con l’attuale proprietà, non è un obiettivo credibile. Questo frena l’entusiasmo e rende le dichiarazioni di speranza poco entisiasmanti agli occhi della tifoseria, che ormai si sente intrappolata in una dimensione senza sbocchi, una sorta di triangolo delle Bermuda del pallone.
Ora il compito della squadra è quello di dare continuità a quanto visto contro il Sassuolo. La classifica è ancora in divenire e la concorrenza è agguerrita, ma con questo atteggiamento il Bari può davvero togliersi delle soddisfazioni, a patto che ci sia un minimo di continuità. La sensazione è che i biancorossi siano sulla strada giusta, consapevoli della propria forza e determinati a inseguire il sogno promozione. Ma finché il nodo multiproprietà non sarà sciolto, quel sogno rischia di restare un’illusione.
Foto Ssc Bari