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In Puglia 400 nuovi docenti da assumere. I sindacati: “Numeri falsi”

Pubblicato da: Natale Cassano | Mer, 22 Marzo 2023 - 10:52

Buone notizie per i docenti pugliesi, almeno per quelli di scuola media e superiore. Con un decreto approvato negli scorsi giorni il ministero dell’Istruzione ha annunciato nuove assunzioni in ruolo per i docenti a livello nazionale. In Puglia le nuove immissioni in ruolo saranno circa 400: 98 per le scuole medie e 309 per le superiori. A Bari e provincia le scuole medie assumeranno 32 insegnanti, mentre le scuole superiori 101 insegnanti. Solo un posto invece è disponibile per i docenti di sostegno, per la precisione in provincia di Brindisi. Nessuna immissione invece per i docenti di scuola elementare.rnrnGià da questa mattina l’Ufficio scolastico regionale è al lavoro per completare le procedure di immissione per i docenti che hanno superato il concorso nazionale. Domani invece toccherà agli uffici scolastici provinciali nominare i docenti delle graduatorie ad esaurimento che saranno immessi in ruolo in Puglia.rnrnImmissioni “fantasma”rnrnLe effettive immissioni però potrebbero essere di meno. Questo a causa delle “compensazioni”, dovute agli esuberi di docenti in alcune province. “Dal totale di immissioni a livello regionale – spiega il segretario generale di Cisl Scuola Puglia Roberto Calienno – verranno sottratti i posti in esubero in ciascuna provincia. Questo vuol dire che le assunzioni saranno di meno rispetto a quelle annunciate”.rnrnLa Cisl Scuola Puglia: “Bisogna aumentare l’organico permanente in Puglia”rnrnNonostante questa boccata d’ossigeno per i docenti, la situazione in Puglia per l’insegnamento non pare ancora essere favorevole. “Bisognerebbe aumentare l’organico permanente e non fare queste mini immissioni. La situazione sul territorio è ancora grave”, dichiara Calienno.rnrnLa mancanza di cattedre sta creando anche situazioni che hanno del paradossale. In determinati concorsi, come quello per l’abilitazione all’insegnamento della Storia dell’arte, le procedure sono state completate e le graduatorie già pubblicate. Peccato però che i vincitori non potranno lavorare perché i posti messi a bando non sono attualmente disponibili. “Il concorso – spiega Calienno – è stato indetto dal Miur per fronteggiare i possibili pensionamenti dei docenti e non sull’effettiva disponibilità di cattedre. E se per i prossimi tre anni quei posti non si liberano che ne sarà per i vincitori del concorso?” Una domanda alla quale, per il momento, il Miur non può rispondere.

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