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A Pasqua abbacchio, scarcella e casatiello: le tradizioni culinarie in Italia

Pubblicato da: redazione | Dom, 17 Aprile 2022 - 08:15

Dici Pasqua e il pensiero, in moltissimi casi, va subito al classico uovo di cioccolato. Tuttavia, la vasta tradizione culinaria italiana fa sì che anche per questa festività ci sia una lunghissima lista di piatti tipici, dolci o salati, pronti ad accontentare ogni palato. Oltre a simboli pasquali, come ad esempio la colomba, in Italia le tradizioni si distinguono con ricette diverse.

Tra i cibi serviti non mancherà certamente l’abbacchio a scottadito, ricetta laziale a base di costolette d’agnello che secondo la tradizione vanno servite molto calde, una regola che dà il nome al piatto stesso. Dopo una marinatura di circa mezz’ora, necessaria per dare il tipico sapore intenso, la carne viene cotta alla brace per poi essere servita.

Arriva invece dalla Liguria questa ricetta che, come si intuisce dal nome, si riferisce a una torta salata tipica del periodo pasquale. Si tratta di un grande classico della tradizione, da gustare sia come antipasto. La preparazione è molto semplice, con uova e formaggio tra gli ingredienti principali e una cottura in forno a completare il tutto.

A Napoli per Pasqua non si può rinunciare al casatiello napoletano, un piatto talmente radicato nella tradizione culinaria locale da prevedere sia una versione dolce che un’altra salata. L’aspetto del casatiello è inconfondibile per la presenza delle uova ‘incastrate’ nell’impasto e fissate da croci di pasta. La variante salata si distingue per la presenza, al posto dello zucchero, di salumi all’interno della pasta di pane.

In Puglia a farla da padrona è la scarcella. Si tratta di un piatto tanto semplice e bello da vedere quanto gustoso: utilizzando soltanto farina, lievito, zucchero, latte, uova e olio extravergine si ottiene infatti una ciambella di pasta frolla, spesso decorata con qualche aggiunta, da infornare fino a raggiungere la tipica doratura. Sulle tavole del Friuli-Venezia Giulia, uno dei dolci più tradizionali arriva da un incrocio culturale con la vicina Slovenia. La gubana si riconosce all’istante per la tipica forma a chiocciola, ma a sorprendere è soprattutto ciò che si trova all’interno. La pasta di questo dolce è infatti composta da noci, pinoli, uvetta, zucchero e grappa e viene fatta lievitare per ottenere un risultato soffice e gustoso. Per i friulani, la gubana è talmente irrinunciabile da essere adatta non solo a Pasqua, ma anche alle principali festività di tutto l’anno, Natale in primis.

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