Prosegue la protesta dei sanitari italiani a sostegno della popolazione di Gaza. Medici, infermieri e operatori hanno aderito a una giornata di digiuno simbolico e al boicottaggio dei farmaci, chiedendo al Governo di sospendere la fornitura di armi a Israele, aprire corridoi umanitari e garantire aiuti alimentari e sanitari.
L’iniziativa ha coinvolto strutture grandi e piccole, dal Policlinico Umberto I di Roma al San Matteo di Pavia, dal Policlinico di Bari alle Molinette di Torino, fino all’isola di Capraia. Una mobilitazione che, secondo gli organizzatori, ha raccolto circa 15mila partecipanti in tutta Italia, a testimonianza di un’adesione diffusa e capillare.
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