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Cosche in guerra, Decaro chiama Alfano: “Servono i militari”

Pubblicato da: redazione | Mer, 22 Marzo 2023 - 08:55

BARI – “La domenica non può trasformarsi in una giornata di sangue. Il secondo episodio di violenza nel giro di sette giorni nello stesso quartiere dimostra che i clan, decapitati dei loro vertici, sono in piena fibrillazione per scalate interne o per la conquista di territorio con cambi repentini di alleanze. Dobbiamo fermare questo vortice prima che in città si scateni una guerra.rnHo chiesto al Governo di far sentire la presenza dello Stato subito e in maniera decisa, inviando a Bari i militari necessari a sostenere le forze dell’ ordine che stanno lavorando sul territorio, in modo da concentrare gli sforzi nel contrasto alla criminalità organizzata. Ho chiesto inoltre rinforzi per il tribunale in particolare per l’Ufficio delle indagini preliminari. I rappresentanti del Governo mi hanno assicurato un impegno già per i prossimi giorni. Chiedo a tutti i rappresentanti comunali regionali ed ai parlamentari di ogni schieramento politico, di sostenere questa mia richiesta in maniera univoca”.

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Immediata la replica delle forze di opposizione, a rispondere al sindaco è il senatore fittiano, Luigi d’Ambrosio Lettieri: “L’ennesimo agguato registrato a Bari – dice – per le strade del quartiere San Pio, ad appena una settimana dall’omicidio di un sorvegliato speciale nello stesso luogo, più che indurre alle solite reazioni dovrebbe impegnare in maniera concreta l’amministrazione comunale ad esigere subito un cambiamento di rotta da parte del governo nazionale rispetto al tema della sicurezza. Non basta più chiedere che le forze dell’ordine e i magistrati siano messi nelle condizioni di poter svolgere il loro lavoro attraverso il potenziamento degli organici e l’impiego di risorse economiche adeguate. Bisogna esigerlo. C’è poi – prosegue – una battaglia culturale da non trascurare che trova un filo rosso di congiunzione tutta locale con la coesione sociale, il welfare, il degrado territoriale. Laddove non c’è sicurezza non c’è neanche adeguato livello di qualità della vita e viceversa. Sarebbe opportuno recuperare questi temi nell’ambito di una seduta monotematica che faccia emergere le criticità e i fabbisogni, a fronte di una azione inadeguata rispetto alla gravità della situazione”.

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