E’ atteso per oggi il secondo round dei negoziati tra Russia e Ucraina, previsto nella foresta tra Polonia e Bielorussia. Mosca assicura che sul tavolo c’è “il cessate il fuoco”, un ultimatum che Kiev non intende accettare.
Ieri i missili hanno colpito ancora obiettivi civili, stazioni tv e università. Parà russi sono entrati a Kharkiv, Mosca ha conquistato Kherson, Mariupol è circondata ed è senz’acqua. Colpite in città 3 scuole e la cattedrale. La Russia ammette 500 vittime tra i suoi soldati. Innumerevoli esplosioni a Kiev anche stanotte.
Intanto continua senza sosta l’esodo di milioni di profughi. In un tweet l’Alto Commissario dell’Onu per i rifugiati, Filippo Grandi, spiega che “in soli sette giorni abbiamo assistito all’esodo di un milione di profughi dall’Ucraina verso i Paesi vicini. Per molti altri milioni di persone, all’interno dell’Ucraina, è tempo che le armi tacciano, in modo che possa essere fornita assistenza umanitaria vitale”. Finora, dall’inizio del conflitto ci sarebbero almeno 2.000 vittime civili, secondo il governo ucraino. Almeno 277 quelle accertate dall’Onu.
Il Dipartimento di Stato americano ha invitato il presidente russo Vladimir Putin e il governo di Mosca a “porre fine a questo bagno di sangue” immediatamente e a ritirare le truppe dall’Ucraina.