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Bari, fino a 50mila euro per sostenere il commercio in città: “Aiutiamo micro e piccole imprese a ripartire”

Pubblicato da: redazione | Ven, 1 Luglio 2022 - 15:00
È online, sul sito del Comune di Bari (a questo link) l’avviso pubblico “Un negozio non è solo un negozio”, iniziativa che sostiene le attività commerciali baresi attraverso il finanziamento, con un contributo a fondo perduto fino a 50.000 euro, di progetti di sviluppo commerciale. In cambio, le attività commerciali beneficiarie si impegnano a promuovere attività, iniziative, eventi e servizi rivolti ai cittadini per migliorare la città e il quartiere in cui sono insediate o contribuire al progresso della comunità locale.
Il contributo sarà suddiviso in: spese di investimento, sino ad un massimo del 80% sul totale delle spese di investimento ammissibili, comunque non superiore a 40.000 euro (lavori, acquisto attrezzature, beni e servizi etc), e spese di gestione, sino ad un massimo di 10.000 euro (utenze, personale, canone di locazione etc). “Un negozio non è solo un negozio”, più nello specifico, è rivolto alle micro e piccole imprese già costituite e attive, con sede operativa nella città di Bari, operanti nei settori del commercio al dettaglio di vicinato, dell’artigianato, della somministrazione di alimenti e bevande, del turismo e dei servizi con sede fissa e svolte in locali di cui almeno uno al pianterreno, aperti al pubblico e con accesso e affaccio diretto alla strada.
La misura  supporta la realizzazione di progetti di sviluppo commerciale nei seguenti ambiti di intervento:innovazione, specializzazione e personalizzazione dell’offerta (ad esempio, istanze innovative riferite all’offerta di prodotti e servizi, diversificazione dell’offerta, istanze riferite a pubblici specifici, istanze riferite a prodotti e servizi personalizzati, servizi post vendita, ecc.); Rifunzionalizzazione e ibridazione degli spazi (ad esempio, più funzioni e servizi sulla stessa superficie di vendita, design e arredamento degli ambienti, ecc.); Digitalizzazione (ad esempio, sistemi per il commercio elettronico, sistemi di prenotazione online, metodi di pagamento digitale, ecc.); Sostenibilità ambientale (ad esempio, interventi per il risparmio energetico, interventi per il risparmio ed il riutilizzo delle acque, allestimenti green, mezzi di mobilità a basso consumo, ecc.); Accessibilità (ad esempio, abbattimento delle barriere architettoniche, ecc.); Uso e valorizzazione dello spazio pubblico (ad esempio, allestimenti, interventi di arredo urbano, ecc.); Commercio consapevole (ad esempio, istanze innovative riferite a scelte commerciali etiche, ecologiche e sociali, ecc.); Sicurezza (ad esempio, allarmi anti-intrusione, impianti di videosorveglianza, vetrine antisfondamento, nebbiogeno, ecc.).
“Un negozio non è solo un negozio” è un’iniziativa del Comune di Bari promossa dall’assessorato alle Politiche del Lavoro e dall’assessorato allo Sviluppo economico nell’ambito di d_Bari 2022 – 2024, il programma per il sostegno all’economia di prossimità della città di Bari. La misura è gestita dal punto di vista operativo dagli uffici di Porta Futuro, il job center del Comune di Bari, che offrirà ai partecipanti l’erogazione di servizi di informazione, accompagnamento, formazione. Il bando, con procedura a sportello, ha una dotazione complessiva di 3 milioni di euro.
“Vogliamo sostenere gli operatori commerciali della città di Bari che in questi mesi sono alle prese con la fase di ripartenza economica che ha visto cambiare non poco la scena commerciale della città – ha commentato l’assessore allo Sviluppo economico Carla Palone – crediamo che il futuro delle attività commerciali sia fortemente connesso alla loro capacità di specializzarsi, innovarsi, proporre al cittadino un’esperienza nuova e diversa rispetto al mero acquisto del prodotto. E su questo abbiamo deciso di investire con questa misura che, lo ricordo, è solo la prima di un corposo piano di aiuti messo a punto a sostegno del commercio barese. Oggi abbiamo in città un target nuovo: i turisti, che hanno abitudini e stili di vita differenti. Anche a loro dobbiamo essere capaci di rivolgerci puntando sulla straordinaria storia del nostro commercio declinato però in chiava moderna, metropolitana, capace di cogliere le opportunità che questa nuova fase ci pone davanti. Un negozio non è solo un negozio è un progetto che punta sul valore che le attività commerciali rivestono per la città: un presidio economico ma anche sociale e urbanistico, in grado di qualificare l’ambiente esterno in cui sono collocate. Per questo puntiamo a finanziare sia lavori strutturali sia attività in rete con altri esercizi di vicinato, così da qualificare i luoghi e caratterizzarli rispetto ad una specifica offerta. Finanziamo servizi di e-commerce per chi ancora non è approdato in rete e interventi di rafforzamento dei presidi di sicurezza per chi ne sente la necessità. Per noi questi fondi non sono un sostegno a  fondo perduto bensì un investimento sulla nuova economia barese” – ha concluso.
Alle sue parole fanno eco quelle dell’assessore alle Politiche del lavoro, Eugenio Di Sciascio.  “Il Comune di Bari è impegnato nella costruzione di politiche attive per incentivare l’autoimpiego e accompagnare i processi di sviluppo locale offrendo un servizio di supporto e accompagnamento professionale continuo – ha detto – l’esperienza di Porta Futuro di questi anni ci ha fornito un indicatore che per noi ha rappresentato un fattore guida nella costruzione di questo nuovo pacchetto di aiuti per gli operatori commerciali: molte attività non accedono ai fondi per mancanza di personale o competenze da dedicare alle procedure. Per questo abbiamo compreso che istituzionalizzare un percorso di formazione e accompagnamento per sviluppare il progetto o presentare le domande avrebbe potuto rappresentare quel valore aggiunto in grado di favorire la partecipazione da parte degli esercenti. Siamo in un momento di grandi trasformazioni in città, dove cambiano i consumi e gli stili di vita ai quali deve adeguarsi l’offerta. Porta Futuro inoltre, ormai da mesi, è al fianco delle imprese, anche medio-piccole, per favorire l’incrocio tra domanda e offerta così che si possa trasformare l’occasione in una condizione di crescita stabile per il tessuto sociale cittadino” – ha concluso.
Il progetto di sviluppo commerciale dovrà essere redatto e candidato attraverso un formulario, descrivendo sinteticamente: le caratteristiche dell’impresa proponente; il progetto di sviluppo commerciale; l’analisi del contesto settoriale e territoriale; gli obiettivi del progetto di sviluppo commerciale; le fasi e le attività del progetto di sviluppo commerciale; i prodotti e i servizi proposti dal progetto di sviluppo commerciale in relazione alla clientela target individuata; le risorse necessarie per la realizzazione del progetto di sviluppo commerciale; le partnership e le reti previste; la fattibilità e l’efficacia attesa del progetto di sviluppo commerciale; l’innovatività del progetto di sviluppo commerciale; il contributo allo sviluppo locale; la sostenibilità economica del progetto di sviluppo commerciale. Tutte le informazioni sull’avviso sono pubblicate sul sito del Comune di Bari e sul sito www.dbari.it.
Foto repertorio
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