Proseguono le polemiche da parte dei genitori di alcuni bambini e ragazzi che partecipano alle attività sportive al pala San Pio, nel Municipio 5. Quest’ultimo è attualmente interessato dai lavori, che però, secondo quanto emerso procedono a rilento. Alcuni genitori, informati dalle associazioni, hanno preso atto, in seguito ad alcuni incontri effettuati dopo l’articolo di denuncia pubblicato su Borderline24 lo scorso 28 luglio, del fatto che il cantiere potrebbe durare addirittura sino a dicembre. Sono stati proprio questi ultimi a rivolgersi nuovamente alla redazione allarmati per via del fatto che nel quartiere non esistono soluzioni alternative.
“I nostri ragazzi e bambini resteranno senza sport – spiegano alcuni genitori – i lavori dovevano finire ad agosto, così è scritto sul cartellone. Ma come sempre le cose vanno a rilento e nessuno si è interessato di noi, che siamo come sempre abbandonati a noi stessi. Dove andranno? Dovranno rinunciare allo sport? Parliamo di tanti ragazzi, molti fanno pattinaggio, altri basket o pallavolo. È vergognoso sapere che non si può fare nulla per far iniziare le attività almeno a ottobre. Cosa hanno fatto sino ad oggi? Niente. Il sindaco Leccese deve vergognarsi, con lui tutti gli altri al suo fianco”, conclude. Parole a cui fanno eco quelle di altri genitori. “Le associazioni stanno cercando di tranquillizzarci, ma noi non abbiamo l’anima in pace – aggiunge un altro – intorno non ci sono altre strutture, solo playground inutili, palestre scolastiche non consone per le attività agonistiche e niente. Se davvero si parla di riavere il palazzetto a dicembre, cosa a cui non credo, perché se hanno latitato sino ad ora, lo faranno almeno per un altro anno, che ci trovino posti in cui far fare sport ai nostri ragazzi o che costruiscano una nuova struttura nel municipio. Siamo pronti a manifestare, non è possibile”, concludono.
Nel frattempo negli scorsi giorni il centrodestra ha depositato un’interrogazione all’amministrazione comunale per conoscere lo stato reale dei lavori e per chiedere inoltre la pubblicazione di un cronoprogramma con date certe oltre alla predisposizione di una soluzione provvisoria fino alla riapertura. “San Pio è periferia di Bari – scrive Laura De Marzo – ma è viva, bambini e ragazzi, famiglie, allenatori, associazioni. Oggi quel battito rallenta, il palazzetto è fermo, i lavori non risultano eseguiti e le attività rischiano di saltare. Il sindaco Leccese aveva promesso presenza proprio qui, ma per noi esserci non è una parola, ne una foto. È vedere un cantiere immobile, prendersene la responsabilità e farlo ripartire subito garantendo un’alternativa coperta e sicura per i ragazzi”, conclude.